Non è più possibile continuare a considerare la miopia solo un difetto di rifrazione. La miopia è una grave patologia oculare evolutiva che può condurre a una significativa riduzione della vista.
Una delle poche certezze che abbiamo sulla miopia è la crescita costante della sua prevalenza nella popolazione mondiale per ragioni ancora indefinite.
Negli Stati Uniti la prevalenza della miopia è salita dal 25% del 1972 al 44% del 2004. Nelle aree urbane asiatiche la prevalenza della miopia oggi supera l’80%.
Si stima che entro il 2050 la metà della popolazione mondiale (4,8 miliardi di persone) sarà miope e di questi circa 1 miliardo sarà miope elevato.
La miopia e le complicazioni oculari ad essa associate dovrebbe essere un campo di ricerca ad alta priorità.
La ricerca scientifica è il sistema più affidabile per evitare di sottoporre milioni di persone a trattamenti inutili com’è avvenuto per gli occhiali bifocali, le lenti a contatto morbide, l’uso del timololo fino a quando Saw nel 2002 ha potuto dimostrare la loro inutilità nel rallentare l’evoluzione della miopia.
Visto il rapporto diretto tra entità della miopia e rischio di altre patologie oculari è necessario identificare il percorso di corretta gestione del soggetto miope che non può limitarsi alla sola correzione del difetto rifrattivo ma deve prevedere un approccio terapeutico basato su una diagnosi precisa e sulla rimozione dei fattori che possono favorire l’allungamento del bulbo oculare.