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Presentazione

Il glaucoma è noto in medicina fin dall’antichità. Con il termine “glaucoma”, apparso per la prima volta negli Aforismi di Ippocrate (460-375 a.C.), ci si riferiva generalmente non ad una specifica malattia, ma al caratteristico colore assunto dal segmento anteriore dell’occhio interessato (glaukos, “verde bluastro, grigio bluastro”). Questa denominazione ha fatto sì che il glaucoma fosse confuso con varie altre malattie, in particolare con la cataratta. La situazione si chiarì nel 1600, allorché Richard Banister, nel primo libro di oftalmologia in lingua inglese, segnalò che il bulbo glaucomatoso appariva più solido e più duro del normale. Ancora oggi la terminologia introdotta da Banister serve a distinguere, in tedesco, tra cataratta (Grauer Star) e glaucoma (Grüner Star). Nel 1722 Charles Major Seminary di Saint-Yves, nel suo manuale sulle malattie dell’occhio, descrisse per la prima volta un difetto del campo visivo (perdita nel settore nasale), dedicando un capitolo al glaucoma. La prima esposizione di un attacco di glaucoma acuto, risalente invece al 1818, è opera di Antonio Scarpa, che lo descrive quale «amaurosi». Nel 1823 James George Guthrie, il fondatore della Royal Westminster Infirmary for the Cure of Diseases of the Eye, (‘Regia Infermeria per la cura delle malattie dell’occhio di Westminster’), tuttora operante all’interno dell’ospedale Moorfields Eye, descrisse l’ipertensione oculare, associandola a un’alterazione dell’umor vitreo. A William Mackenzie (1791-1868) va riconosciuto il merito di aver compreso l’importanza dell’ipertensione oculare nel glaucoma, che descrisse, sia come ipertensione acuta che cronica, nel suo Trattato pratico sulle malattie dell’occhio, opera fondamentale e universalmente riconosciuta per l’oftalmologia dell’epoca.
Il glaucoma è una sindrome neurodegenerativa caratterizzata da atrofia ottica progressiva, causata dalla morte per apoptosi delle cellule gangliari retiniche in conseguenza di una combinazione di vari fattori, tra cui stress ossidativo, ischemia, danno ai mitocondri e alterazioni del proteoma. Questa complessa malattia colpisce tessuti specifici: nella camera anteriore, il TM; nel sistema nervoso centrale, le cellule gangliari retiniche (RGC) della testa del nervo ottico e il nucleo genicolato laterale (NGL). Una elevata pressione intraoculare (IOP) rappresenta un significativo fattore di rischio per il danno glaucomatoso. Le sindromi glaucomatose possono essere divise in due gruppi sostanzialmente diversi: i glaucomi a pressione normale (NTG) e i glaucomi ad alta pressione (HTG).

Dato che una IOP elevata rappresenta il principale fattore di rischio modificabile per l’insorgenza e la progressione del glaucoma, l’unica terapia consolidata per il glaucoma consiste nell’abbassamento della IOP. L’obiettivo della terapia è raggiungere il livello target di IOP senza incidere troppo nella qualità di vita del paziente. I valori della IOP nella popolazione normale sono per lo più al di sotto della soglia dei 20 mmHg. Una IOP estremamente bassa può causare errori di rifrazione, alterazioni emato-oftalmiche, opacità lenticolari, pieghe maculari e edema del disco ottico. Una IOP alta al contrario può causare anomalie dell’iride, edema corneale, cataratta e neuropatia ottica glaucomatosa. La compensazione della IOP è essenziale per mantenere le condizioni fisiologiche dell’occhio.
Questo corso è un po’ la summa di quello che hanno fatto il Dott. Saccà e il Dott Izzotti insieme in tutti questi anni, da quando hanno scoperto che il glaucoma è una malattia da radicali liberi.
Tuttavia, ancora oggi abbiamo di fronte molti oculisti che non ostante la sua complessità, si comportano come se il glaucoma fosse un numero. Questo corso è un po’ la risposta a tutti loro, con la speranza di modificare il loro approccio a questa malattia.

Programma

• Introduzione

• Luce ambientale e antiossidanti endogeni quali principali agenti determinanti di malattie oculari di natura non cancerosa

• La Via di Deflusso convenzionale: Un Tessuto con Unità Morfologica e Funzionale

• Lo stress ossidativo e la camera anteriore

• Dal danno al DNA ai cambiamenti nella funzionalità del trabecolato nell’invecchiamento e nel glaucoma

• Altri fattori di interesse

• Similitudini tra Glaucoma e le neurodegenerazioni cerebrali

• Difetti Visivi correlati con l’invecchiamento

• Sostanze di interesse che supportano la terapia del glaucoma

 

AUTORI:

Prof. Sergio Claudio Saccà: Il Professor Sergio Saccà è un medico chirurgo in medicina oculare, da anni si è specializzato in materia di glaucoma e oftalmologia. Il dott. ha conseguito questa specializzazione con lo scopo di comprendere e studiare quale sia la patogenesi scatenante il glaucoma, e dare quindi il suo contributo nel campo della ricerca. Il Prof Saccà, specializzato nella "patogenesi del glaucoma" opera nell' Ospedale San Martino. 

 

Prof. Alberto Izzotti: Il Professor Alberto Izzotti è attualmente docente di Igiene e Medicina Preventiva di alcuni corsi della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Genova.
Ha frequentato il Liceo Classico conseguendo il diploma nel 1981 per poi iscriversi alla Facoltà di Medicina e Chirurgia e laurearsi con il massimo dei voti e la lode nel 1987.
Si è specializzato in Igiene e Medicina Preventiva con il massimo dei voti e la lode nel 1991 per poi iniziare il Dottorato di ricerca in Tossicologia dell’ambiente e dell’alimentazione e concluderlo nel 1996. 

Informazioni

Obiettivo formativo

18 - Contenuti tecnico-professionali (conoscenze e competenze) specifici di ciascuna professione, di ciascuna specializzazione e di ciascuna attività ultraspecialistica, ivi incluse le malattie rare e la medicina di genere

Mezzi tecnologici necessari

• Pc con sistema operativo Windows (windows xp o superiore)

• Mac (OS 10 o superiore)

• Linux

• Connessione Internet (preferibilmente ADSL)

• Amplificatore audio con altoparlanti

• I più recenti browser web (es.: Internet explorer 7 o superiore, Firefox, Chrome ecc…)

• Plugin Flash installato

• Plugin Adobe reader installato

Procedure di valutazione

Questionario di 60 quiz a risposta multipla (4 opzioni di risposta) di cui solo 1 corretta. La prova sarà ritenuta superata se le risposte corrette saranno almeno il 75% dei quesiti proposti (=>45).

Prerequisiti cognitivi

Concetti base di Oftalmologia

Descrizione modulo formativo

serie di PDF

Elenco delle professioni e discipline a cui l'evento è rivolto

Medico chirurgo

  • Medicina generale (Medici di famiglia)
  • Oftalmologia
  • Pediatria
  • Pediatria (pediatri di libera scelta)

Infermiere

  • Infermiere

Infermiere pediatrico

  • Infermiere pediatrico

Ortottista/Assistente di oftalmologia

  • Ortottista/Assistente di oftalmologia
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